venerdì 4 febbraio 2011

Essere genitori: un ruolo sempre più difficile e pieno di responsabilità

Come fanno i figli ad abbracciare valori e principi morali in un mondo sempre più competitivo e preso dalle sue dinamiche di potere e successo?
La famiglia è spesso distratta. Le madri devono svolgere il loro difficilissimo ruolo nei ritagli di tempo. I padri, quando non sono troppo occupati dal lavoro, spesso sono stanchi.
Talvolta i genitori si sentono in colpa per questo e spesso tollerano comportamenti inaccettabili da parte dei figli.
Spesso è un problema di comunicazione e di conoscenza: le famiglie non riescono a porsi le domande giuste per conoscere i propri figli, per mancanza di tempo, di idee. I problemi aumentano, tra l’altro, quando in famiglia ci sono conflitti tra i genitori, quando le coppie si separano e non comunicano, spesso trascurando i figli.
Secondo voi il ruolo dei genitori è quello di provvedere solo ai bisogni biologici dei figli o è quello di veri educatori?

2 commenti:

  1. Ciao Nicole, secondo il mio punto di vista i genitori sono BIOLOGICAMENTE educatori dei proprio figli, ma non basta, a questo si deve accostare un senso di consapevolezza (che a mio avviso non è facile sviluppare e mantenere nel tempo)di tale responsabilità.Come si suol dire "non si nasce genitori...ma ci si diventa"...si impara a esserlo nell'esperienza quotidiana, giorno per giorno...Oggi proprio per i troppi impegni, per la vita frenetica, per i modelli culturali diversificati, quello che secondo me si rischia, e sembra un dato abbastanza diffuso, è la DELEGA che il genitore da alle istituzioni, fin dalla prima infanzia , affidando appunto l'educazione alle istituzioni che invece dovrebbero fungere da supporto e da sostegno all'educazione familiare....Su questo punto bisognerebbe soffermarsi...e proprio le istituzioni, a partire dalla prima infanzia , devono aiutare le famiglie attraverso la comunicazione e il coinvolgimento di queste nella vita del Servizio per renderle CONSAPEVOLI di quanto la loro educazione (comportamenti, comunicazione verbale e non, ec...) influenzi la crescita (a 360° affettiva, cognitiva, ecc...)del loro piccolo.

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  2. Ciao Nicole, secondo me entrambi. Ovviamente è difficile nel mondo di oggi dove la vita è molto frenetica e dove tutto si "programma" per riuscire a farlo in tempi ottimali. Per diventare veri educatori certo non lo si diventa, scusa la ripetizione, diventando genitori ma lo si impara man mano.
    Concordo in pieno con ciò che ha scritto marty, spesso si delega alle istituzioni (vedi nido, materna,ecc.), con le quali a volte ci si lamenta perchè non sanno svolgere il loro compito educativo attribuendo loro più responsabilità di quelle che effettivamente hanno. Questo perchè sono un supporto alle famiglie, un aiuto ulteriore e quindi diciamo sono uno "step" secondario, il primo è l'educazione a partire dalla famiglia stessa.

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